Il commentario del Nuovo Testamento di J. Mac Arthur - Efesini
John Macarhur
Efesini è stato definito "il libretto degli assegni del cristiano", "la cassaforte della Bibbia" e "la banca del credente". Questa bella epistola rivela ai cristiani le grandi ricchezze, l’eredità e la pienezza che hanno in Gesù Cristo e nella sua chiesa. Mostra loro quel che possiedono e come rivendicarlo e goderne.
Durante la Grande Depressione degli anni Trenta, molte banche non consentivano ai propri clienti di prelevare periodicamente più del dieci per cento dai loro conti, non avendo riserve sufficienti per coprire tutti i depositi. Ma la banca celeste di Dio non ha tali limiti o restrizioni. Quindi nessun cristiano ha motivo di essere spiritualmente indigente, denutrito o impoverito. In effetti non c’è ragione perché non goda di perfetta salute e non sia immensamente ricco nelle cose di Dio. Le risorse celesti del Signore sono più che adeguate per coprire tutti i nostri debiti passati, tutte le nostre pendenze attuali e tutti i nostri debiti futuri, e tutto senza nemmeno intaccare il patrimonio celeste. Questa è la meraviglia della misericordiosa provvidenza di Dio per i suoi figli.
In questa epistola Paolo parla delle "ricchezze della sua [di Dio] grazia" (1:7), delle "insondabili ricchezze di Cristo" (3:8) e delle "ricchezze della sua gloria" (3:16). Esorta i credenti a giungere "all’unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo" (4:13), ad essere "ricolmi di Spirito" (5:18) e "di tutta la pienezza di Dio" (3:19).
In questo libro la parola ricchezze viene utilizzata cinque volte, grazia dodici volte, gloria otto, pienezza, ricolmi, o piena sei volte, e la frase chiave in Cristo (o in lui) quindici volte. Cristo è la fonte, la sfera e la garanzia di ogni benedizione spirituale e di tutte le ricchezze spirituali, e chi dimora in lui ha accesso a tutto ciò che Egli è ed ha.
Autore | John Macarhur |
Pagine | 456 |