Il commentario del Nuovo Testamento di J. Mac Arthur - Tito
John Macarthur
Chi può essere scelto per guidare la chiesa? Come bisogna esortare e formare i nuovi credenti? Come comportarsi verso i non credenti, per aprire le porte all’evangelizzazione?
Il compito di Tito era arduo. I Cretesi, fra cui doveva lavorare, erano gente difficile. Egli doveva stabilire delle chiese che fossero una testimonianza fedele e vitale per Cristo in una società che di cristiano non aveva nulla e non diventassero facile preda di false dottrine e filosofie pagane. Tito era giovane e sapeva che avrebbe incontrato molta opposizione.
Perciò l’apostolo Paolo gli ricorda l’importanza di essere un esempio di fedeltà morale e spirituale. Doveva scegliere uomini altrettanto fedeli per guidare le chiese nascenti e incoraggiare i neoconvertiti a vivere una vita degna della loro identità di seguaci di Cristo.
Le direttive espresse in questa lettera, sono valide anche per noi, che viviamo in una società post-cristiana relativistica e permissiva, in cui siamo chiamati a testimoniare delle verità assolute del Vangelo.
Uno studio stimolante, da esaminare e seguire con attenzione.
Autore | John Macarthur |
Pagine | 172 |